Un inciampo di memoria
Memoria, Siena

Anche a Siena le pietre
che ricordano le vittime della Shoah
“Una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome”
(Talmud, uno dei testi sacri dell’ebraismo)
Un inciampo emotivo e mentale, che ha lo scopo di mantenere viva la memoria delle vittime dell’ideologia nazi-fascista e le ferite rimaste aperte nelle comunità ebraica. Le “Pietre d’inciampo”, Stolpersteine in tedesco, consistono in piccoli blocchi quadrati di pietra ricoperti da targhe di ottone, incastonati a terra davanti la porta della casa nella quale ebbe ultima residenza un deportato nei campi di sterminio nazisti: ne ricordano il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione, la data della morte.
L’iniziativa, nata a Colonia nel 1993 da un’idea dell’artista tedesco Gunter Demnig, si è diffusa in oltre mille località di 16 Paesi europei, tra cui l’Italia, e aiuta a stimolare in chi ci si imbatte il ricordo della Shoah e di tutte le vittime della deportazione nei campi di sterminio nazisti.
Anche a Siena è possibile trovare due Pietre d’inciampo. Apposte in memoria di Giacomo Augusto Hasdà e Ermelinda Bella Segre, si trovano in via Fiorentina, all’altezza del civico 87: qui, infatti, i coniugi ebrei furono arrestati il 6 novembre 1943 per poi essere imprigionati e successivamente uccisi, otto giorni dopo, nel campo di sterminio di Auschwitz.
[credit: Le Pietre d’Inciampo, Siena – via Fiorentina]