Una rondine che vuol fare primavera
Arte, Castiglione d'Orcia

Nella “Madonna” di Simone Martini
il nostro augurio per una stagione di rinascita
Il proverbio “Una rondine non fa primavera” compare in un’opera del filosofo Aristotele, l’Etica Nicomachea, in cui egli afferma che “come una rondine non fa primavera, né la fa un solo giorno di sole, così un solo giorno o un breve spazio di tempo non fanno felice nessuno”.
Il un monito si è diffuso nella cultura popolare, sia per intendere che avvistare una sola rondine non vuol dire che necessariamente sia già arrivata la primavera, ma in generale per dire che un segnale isolato non è sufficiente per trarre delle conclusioni.
Questa strana primavera
La primavera non si ferma, nonostante quello che stiamo vivendo, e in questo 2020 bisestile entra il 20 marzo. Quest’anno, dunque, sentiamo più che mai il bisogno di festeggiare l’Equinozio di primavera, il primo giorno della “stagione della rinascita”, con la tenera Madonna col Bambino di Simone Martini, il grande protagonista del gotico senese, conservata nella Sala d’Arte San Giovanni di Castiglione d’Orcia: il bambino stringe forte nella mano una piccola rondine, simbolo di speranza e resurrezione per il suo continuo ritorno primaverile, che porta al risveglio di tutta la natura dopo il lungo l’inverno.
I dettagli dell’opera
Lo sfondo del dipinto era in origine coperto da lamine di argento meccato, cioè dipinto con la mecca, una sorta di vernice utilizzata per imitare il più costoso oro: lo indicano ancora le poche tracce metalliche rimaste e i residui di bolo rosso come preparazione di base.
Consiglio per la lettura
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[credit: Madonna col Bambino, Simone Martini (1320-1325), Castiglione d’Orcia-Sala d’Arte San Giovanni e Rocca di Tentennano]