Maschere e mostri: a “guardia” della soglia contro gli spiriti maligni
Archeologia, Murlo

Bocca spalancata, occhi grandi, lingua pendula e denti aguzzi: questa era la “bellezza” spaventosa che accoglieva coloro che giungevano alla dimora principesca etrusca di Poggio Civitate a Murlo. Si tratta di un’antefissa a testa di Gorgone che aveva la funzione primaria di proteggere dall’acqua piovana le parti lignee dei tetti, ma in realtà aveva anche un profondo significato religioso, volto ad allontanare i mali e propiziare gli dei.
Il mito di Perseo
Le Gorgoni (Medusa, Steno ed Eurialo) erano creature infernali, le “guardiane della soglia” tra il mondo dei vivi e quello dei morti: trasformata per invidia da Atena in una creatura spaventosa con il corpo ricoperto di squame e la testa avvolta in un groviglio ondeggiante di serpenti velenosi, lo sguardo di Medusa era mortale e pietrificava chi osava avvicinarla. Spetterà all’eroe Perseo il compito di liberare l’umanità da questo mostro recidendone la testa, ma il potere dello sguardo della Medusa diventerà prima nel mondo greco e poi in quello etrusco un potente simbolo “apotropaico” (dal verbo greco “apotrepein”) con la funzione di allontanare gli influssi e gli spiriti maligni.
La minaccia contenuta nello sguardo e l’aspetto mostruoso, dunque, si mutano in protezione. Per questo, nell’antichità, i soggetti più raffigurati all’esterno di case, tombe e templi erano divinità demoniache o esseri mostruosi dall’aspetto terrificante: erano veri e propri “guardiani della soglia”, in grado di spaventare gli spiriti maligni e tenerli lontani dall’abitazione.
La notte dei mostri
Quando parliamo di esseri mostruosi non può che venirci in mente la festa di Halloween che secondo molti studiosi, affonda le proprie radici nelle tradizioni dell’antico popolo celtico. Per i Celti, infatti, il 31 ottobre coincideva con l’ultimo giorno dell’anno ed era questa la notte in cui i sacerdoti accendevano enormi fuochi per vincere le tenebre ed incitavano il popolo ad indossare spaventose maschere per allontanare gli spiriti malvagi. La forza del fuoco e le maschera mostruose divennero, così, i simboli di questo rituale e trovarono la loro espressione nelle “magiche lanterne” che i Celti appendevano davanti alle porte, con il compito di impedire agli spiriti l’accesso nelle case.
[credit: Testa di Gorgone, VI secolo a.C – Murlo, Antiquarium di Poggio Civitate Museo Archeologico]