FMemories: 20 e 21 ottobre 2013, alluvione a Buonconvento
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A 10 anni dall’alluvione a Buonconvento e dall’esondazione dell’Ombrone, ricordiamo gli eventi di quei terribili giorni
Il 20 e 21 ottobre 2013 furono date nefaste per FMS e la comunità di Buonconvento, per ragioni che tristemente ci riportano all’attualità. Dopo le fortissime piogge, a causa dell’esondazione del fiume Ombrone, il Museo della Mezzadria fu invaso da acqua mista a fango e detriti.
La postazione di accoglienza, biglietteria e bookshop furono sommerse per oltre un metro. La sala espositiva del piano terra, dove si conservano numerosi strumenti agricoli e macchinari d’epoca, fu ricoperta da oltre 20 cm di fango. Questo danneggiò parte degli allestimenti e delle postazioni multimediali che caratterizzavano l’esperienza educativa nel museo per una stima di circa 70.000 euro. I depositi del museo furono infine invasi da 600 metri cubi di acqua.
Grazie al sostegno di Regione Toscana, e alla collaborazione del Dipartimento di Antropologia e alcuni spin-off del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Siena, il museo riaprirà i battenti ai primi di dicembre.
Ma l’alluvione torna, implacabile, anche il 25 agosto 2015. Nell’occasione, FMS con il Comune e la Pro Loco lancia una raccolta sulla piattaforma crowdfunding di Derev, ottenendo pochi ma significativi contributi soprattutto in ambito locale.
Negli anni a seguire, grazie al Contratto di Fiume tra il Comune, il Genio Civile e il Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud, è stato possibile fronteggiare l’allerta meteo, attivando in modo tempestivo la macchina operativa.
Due episodi che confermano il grande spirito di solidarietà e partecipazione della comunità attorno al museo. Momenti come questi ci ribadiscono il senso identitario di questi luoghi, e ci ricordano la fragilità del nostro ambiente, afflitto dal dissesto idrogeologico. Un tema per la cui sensibilizzazione i musei devono fortemente impegnarsi.