Antartide: un deserto di ghiaccio (anche al museo)
Scienza, FMSeason
C’è un continente nel nostro pianeta che per il 98% della sua superficie è coperto da ghiaccio: questo continente è l’Antartide, una terra remota, estremamente affascinante e terribile nello stesso tempo e di straordinario interesse scientifico.
A Siena è possibile studiarlo visitando il Museo Nazionale dell’Antartide – sezione di Siena, con la sua esposizione che, a partire dalla storia dell’esplorazione e lo sviluppo della scienza sul continente, tocca i principali temi della ricerca antartica: la geologia, la glaciologia, la paleoclimatologia, la biologia, le scienze dell’atmosfera e del mare, la cartografia tematica.
Una terra di bianco
Per capire quanto “bianco” appaia questo continente, bisogna “andare nello spazio”: solo la foto da satellite dell’Antartide offre un’immagine suggestiva e, al tempo stesso, esplicita. Per il suo potere riflettente, infatti, la calotta glaciale respinge nello spazio buona parte dell’energia che le proviene dal sole, contribuendo quindi alla sua stabilità nel tempo.
Il manto glaciale antartico è suddiviso in due calotte (orientale ed occidentale); la calotta orientale, la più estesa fra le due, è un altopiano desertico in cui lo spessore del ghiaccio può raggiungere i 4.800 metri. L’insieme delle due calotte costituisce la maggiore riserva di acqua dolce del pianeta.
La storia glaciale
Nella storia geologica dell’Antartide, la copertura glaciale è relativamente recente, essendosi formata da circa 30 milioni di anni, mentre il continente ha cominciato a formarsi circa 4 miliardi di anni fa. Le calotte di ghiaccio si sono quindi accresciute al di sopra di un continente che preserva rocce fra le più antiche della Terra.
Lo studio della storia glaciale antartica è di notevole interesse per la comprensione della storia climatica della Terra. In particolare, le perforazioni nella calotta – che raggiungono strati alle diverse profondità con estrazione ed analisi di “carote” di ghiaccio – evidenziano la presenza di micro-campioni delle antiche atmosfere terrestri.
Un “archivio” per il clima
Attraverso il loro esame è possibile conoscere i cambiamenti della composizione dell’atmosfera e le condizioni climatiche del passato. Mediante le perforazioni sono stati studiati i cambiamenti climatici degli ultimi 900 mila anni che hanno evidenziato la stretta connessione fra variazione di temperatura e quantità di anidride carbonica in atmosfera. Il ghiaccio antartico preserva anche polveri vulcaniche di eruzioni vicine e lontane, meteoriti e ricadute di particelle quali quelle provenienti da esplosioni nucleari. Il ghiaccio antartico, quindi, è un archivio della storia naturale ed umana del nostro pianeta.
[credit immagine di copertina: sezione sottile di ghiaccio con aria intrappolata – Museo Nazionale dell’Antartide]
[credit foto: si ringraziano PNRA, Italia In Antartide, Museo Nazionale dell’Antartide – Sezione di Siena]