Il Tempio del Brunello: ecco il nuovo percorso immersivo annesso al Museo
Presentazioni, Arte, Montalcino

C’è qualcosa di nuovo a Montalcino. Da venerdì 9 luglio, infatti, si presenta al pubblico un importante progetto culturale dedicato al vino: il Tempio del Brunello, nell’ambito del progetto culturale L’Oro di Montalcino. All’interno del complesso monumentale di Sant’Agostino, attraverso un percorso immersivo, viene dunque presentato il Brunello in rapporto al suo contesto territoriale.
La storia di un’eccellenza
La storia di quella che è una delle più note denominazioni del mondo vitivinicolo, dunque, accoglierà i visitatori ed offrirà l’opportunità di vivere un’esperienza chiave per aprire lo sguardo su Montalcino e le sue terre. Il progetto del Tempio vede come protagonisti Opera Laboratori, il Consorzio del Brunello, l’Arcidiocesi di Siena e il Comune di Montalcino. L’obiettivo è quello di far conoscere in maniera articolata e profonda Montalcino attraverso un’esperienza completa che dal Brunello si apra verso la storia millenaria, l’archeologia, il patrimonio artistico, il paesaggio e la promozione degli altri preziosi prodotti di questa terra generosa che, nel corso dei secoli, l’uomo ha saputo amare e valorizzare al meglio, coltivandola e custodendola come un tesoro ricevuto in dono.
Il percorso
L’esperienza de l’Oro di Montalcino inizia dunque nell’ex complesso conventuale e monumentale di Sant’Agostino, cuore millenario e culturale della città. L’ex convento, risalente al tredicesimo secolo, quando a Montalcino è documentata la presenza dei primi padri agostiniani, si sviluppa accanto alla chiesa intitolata ai Santi Filippo e Giacomo, nota come Sant’Agostino, scrigno di preziosi affreschi di scuola senese del secondo Trecento. La dimensione accogliente e meditativa di InChiostro, primo chiostro coperto dell’ex convento, rappresenta il punto di partenza dei vari percorsi esperienziali: da qui, grazie all’applicazione ‘L’Oro di Montalcino’, sarà possibile essere guidati all’interno della chiesa di Sant’Agostino presentata da un video in cui Don Enrico Grassini, responsabile dell’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi, ne introduce le bellezze storico-artistiche.
I musei di Montalcino
La visita continua poi all’interno del suggestivo Museo Archeologico sotterraneo, illustrato in prima persona dagli archeologi, Luca Cappuccini, Luigi Donati e Jacopo Tabolli, che hanno scoperto e studiato i reperti etruschi conservati, provenienti in larga parte dal vicino Poggio Civitella, unico esempio di fortezza etrusca ancora oggi esistente. Da Inchiostro si accede poi nelle Raccolte Museali Civica e Diocesana, ricca collezione tutta da scoprire di statue lignee e ‘fondi oro’ di scuola senese di proprietà comunale e provenienti dalle chiese dell’antica diocesi, impreziosita da una corposa raccolta di maioliche arcaiche del Duecento e dalle antiche opere della vicina Abbazia di Sant’Antimo.