Fondazione Musei Senesi si unisce al cordoglio per la scomparsa della professoressa Sara Ferri
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Oggi si sono celebrati, in forma privata, i funerali della professoressa Sara Ferri, che ci ha lasciati venerdì scorso dopo breve malattia. Anche la Fondazione Musei Senesi esprime profondo cordoglio per la dolorosa scomparsa, stringendosi in particolare alla famiglia e all’Accademia dei Fisiocritici.
Sara Ferri è stata impegnata per anni all’Accademia dei Fisiocritici, prima come segretario generale dal 1994 al 1998 e dopo come presidente per quasi due decenni dal 1998 al 2016. Alla sua presidenza – la prima ed unica legata a una figura femminile – è legata anche l’importante ristrutturazione dell’antico convento camaldolese, sede dei Fisiocritici, con la quale sono stati recuperati molti spazi poi destinati al percorso museale. Nel 2011 aveva ricevuto il “Mangia d’oro” per aver saputo, in qualità di presidente, “restituire, in tempi pure difficili, a questa antica Istituzione il ruolo che illustri predecessori le avevano garantito, non senza impegno e fatica, nel tempo” e per aver saputo “comunicare il patrimonio anche meno noto e più intimo di Siena con le più vaste problematiche scientifiche, non temendo il confronto con le grandi correnti del pensiero moderno”. Sara Ferri è stata professore ordinario di Botanica Farmaceutica all’Università di Siena, uno dei maggiori studiosi della vita e delle opere di Pietro Andrea Mattioli e autrice di oltre centocinquanta pubblicazioni riguardanti le piante medicinali e i loro principi attivi.
“Siena perde una grande personalità”, commenta Elisa Bruttini, responsabile scientifico di Fondazione Musei Senesi. “Ha saputo guidare per anni l’Accademia in un momento complesso, imprimendovi una svolta importante, di apertura e di valorizzazione. Da sempre ha sostenuto con forza il dialogo con Fondazione Musei Senesi: insieme, e grazie al suo spirito sempre pronto ad accogliere anche le sfide e le novità, abbiamo realizzato numerosi progetti, dalla pubblicazione della guida del museo al workshop Musei Emotivi, dagli spettacoli teatrali a tema alla Festa dei Musei Scientifici, fino alle iniziative del Servizio Civile Regionale. Al percorso professionale, non posso che affiancare un sincero ricordo personale, pieno di affetto: è stata la professoressa Ferri a propormi di diventare Socio Corrispondente, ad ascoltare con passione gli esiti dei miei studi universitari su un erudito senese che fu, nel Settecento, accademico a sua volta; ad incitarmi nei momenti difficili, a condividere timori, perplessità, ma anche speranze e aspettative per la vita dell’Accademia e del Museo, mettendosi in discussione con estrema ironia e insieme con autorevolezza e caparbietà “.