L’esposizione del Museo Nazionale dell’Antartide – Sezione di Siena (sviluppato su una superficie di circa 250 metri quadrati) è organizzata secondo un percorso tematico che, a partire dalla storia dell’esplorazione e lo sviluppo della scienza sul continente, tocca i principali temi della ricerca antartica: la geologia, la glaciologia, la paleoclimatologia, la biologia, le scienze dell’atmosfera e del mare, la cartografia tematica.
L’Antartide – l’Antarktikòs del mito greco – Terra Australis Nondum Cognita sino al 16esimosecolo, diventa Terra Cognita solo nel 20esimo secolo, prima con la “fase eroica” delle spedizioni e poi a seguito dell’Anno Geofisico Internazionale (1957-58). Le regioni polari – e l’Antartide in particolare – giocano un ruolo fondamentale nella regolazione dell’intero sistema Terra, influenzando il clima, gli ecosistemi e la comunità dei viventi, incluso l’uomo.Si affrontano qui le tematiche storiche, politiche e scientifiche dell’Antartide attraverso un percorso che comprende reperti, immagini, materiale bibliografico e cartografico, sistemi multimediali con lo scopo di offrire al sistema educativo ed al cittadino uno strumento di informazione, conoscenza e riflessione.
Presso il Museo Nazionale dell’Antartide – Sezione di Siena, dunque, sono conservati oltre 20.000 campioni di rocce e fossili e oltre 1.000 meteoriti raccolti in Antartide durante le spedizioni del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide. La biblioteca, inoltre, raccoglie oltre 5.000 titoli pubblicati a partire dal 1840, riguardanti i molteplici aspetti delle regioni polari, dal diritto internazionale alle scienze della Terra, dalla conservazione dell’ambiente alla divulgazione scientifica, dalla biologia all’esplorazione.
La collezione di meteoriti: con i suoi 1150 reperti è una delle collezioni più importanti d’Italia, terza al mondo per numero e varietà di meteoriti antartiche dopo la collezione statunitense e quella giapponese.
Biblioteca del Museo Nazionale dell’Antartide: una collezione composta da 5000 documenti, tra cui spiccano i diari di famosi esploratori dell’Antartide dei primi del XX secolo.

Museo Nazionale dell’Antartide “Felice Ippolito”
Complesso Didattico del Laterino
Via del Laterino 8,
53100 Siena
Tel. 0577 233793; 0577 233791
email: mna@unisi.it
ORARI APERTURA
tutto l’anno
da lunedì a venerdì, ore 9-13
martedì e giovedì, ore 9-13 e 15-17
BIGLIETTI
ingresso gratuito
la visita al museo, sia libera che guidata, è gratuita ma su appuntamento: è necessario prenotare scrivendo ad mna@unisi.it oppure telefonando al 0577233793
“Nella bellezza ardente e concentrata di Siena si avverte una nota artificiale che richiama alla memoria una città appollaiata in cima ad un colle in un quadro antico. Dalle fortificazioni si scorge l’intera città, le case bianche e marroni, col tetto brunastro e la facciata liscia forata da molteplici finestre. [… ] D’attorno regna la pace di un mondo verde, che, ora digrada in valli cosparse di terra rossa e velate dalla foschia grigia degli olivi, con cipressi che svettano cupi nel cielo, ora s’inarca in collinette.”
(A. Symons, 1907)
A Siena il sapore, il gusto, la vista della città, sono ancora quelli evocati dalle parole di un poeta inglese che l’ha visitata e, sicuramente amata, più di un secolo fa. È raccolta Siena, arroccata sui suoi colli; basta allontanarsi un poco e la puoi cogliere tutta intera, nell’inconfondibile skyline del suo profilo allungato, con le mura, la Torre del Mangia e la cupola del Duomo. E non è neppure tanto diversa, in certi scorci, da come ce l’hanno descritta, tra Trecento e Quattrocento, i suoi pittori più amati, dai Lorenzetti a Simone Martini, da Sano di Pietro al Vecchietta.
Praticamente inalterato anche il suo rapporto, sensuale e armonioso, con il paesaggio che la circonda e la protegge. Le colline, i cipressi, la terra rossa e gli olivi si raggiungono a piedi, uscendo dalle porte antiche della città, quando non si sono mantenuti all’interno, nelle protette e preziose valli verdi ancora presenti fra le mura.
Con il suo vivere lento, quasi ovattato, Siena va visitata con calma, va assaporata. Per Siena si passeggia, si scuriosa, ci si infila nei vicoli, si cercano gli angoli nascosti e più tranquilli, entrando e uscendo da un museo, una chiesa o un bel palazzo.
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