Il Museo dell’Antica Grancia e dell’Olio di Serre di Rapolano documenta la storia delle antiche fattorie fortificate (le grance), appartenenti fin dal XIV secolo all’Ospedale senese di Santa Maria della Scala. Le grance furono costruite per amministrare i numerosi terreni che i fedeli lasciavano in eredità all’ospedale e per conservare il raccolto agricolo prima di trasportarlo a Siena, dove era poi usato a fini caritatevoli.
La necessità di stoccaggio di grandi quantità di prodotti spiega la complessità della struttura architettonica di questi edifici che avevano al proprio interno granai, tinai, cantine, frantoi e una serie di spazi necessari per la trasformazione e la conservazione di grano, vino e olio.
La Grancia di Serre, risalente al Duecento, era un centro di produzione agraria locale capace di assicurare parte dei beni alimentari per l’ospedale senese. Questa molteplicità di funzioni si rispecchia nel percorso articolato del museo: qui, infatti – attraverso strumenti antichi, immagini fotografiche e documenti – si riannodano simbolicamente i fili di un lungo tratto della storia della comunità di Rapolano e Serre, ma anche di tutta la provincia senese.
Entrando nel complesso del Museo è possibile scegliere due percorsi: il primo illustra la storia e le funzioni complessive della grancia, con pannelli e stazioni multimediali che permettono ai visitatori di conoscere le vicende di questa struttura e il sistema delle Grance del Santa Maria della Scala, con l’organizzazione dei poderi, dell’articolazione viaria e dei ruoli delle persone che vi lavoravano.
Il secondo percorso, invece, approfondisce un particolare settore dell’intera produzione agricola, ovvero la coltivazione dell’olivo e la produzione dell’olio, allestito utilizzando spazi e macchinari di un antico frantoio. In questi locali sono sistemati pannelli dedicati all’importanza dell’olivo nella cultura mediterranea, sul suo ciclo produttivo e sulla sua lavorazione.
Nel Museo dell’Antica Grancia e dell’Olio di Serre di Rapolano, infine, è presente anche un’olioteca: quisi può assaggiare e acquistare l’olio dei principali frantoi senesi.
Il frantoio: quando il visitatore si avvicina s’illuminano in successione la macina e il torchio, mentre la voce del vecchio frantoiano spiega in maniera suggestiva le varie fasi della lavorazione.

Museo dell’Antica Grancia e dell’Olio
Via dell’Antica Grancia, 3 (Loc. Serre di Rapolano)
53040 – Rapolano Terme
Tel. 0577 705055 – 0577 724079 (Ufficio Turistico)
email: museoanticagrancia@museisenesi.org
ORARI DI APERTURA
venerdì, ore 16-19
sabato, domenica e festivi, ore 10-13 e 16-19
BIGLIETTI
non è previsto alcun biglietto d’ingresso, ma un’offerta libera per il mantenimento del Museo
Serre di Rapolano si presenta ancora nelle forme suggestive di un borgo sospeso nel tempo: feudo della famiglia Cacciaconti fin dal terzo decennio del Duecento, nella chiesa di San Lorenzo se ne conserva tuttora il sepolcro di Cacciaconte de’Cacciaconti, riferito allo scultore gotico Agostino di Giovanni. Dalle importanti cave della zona, che da sempre hanno dato forte impulso all’industria estrattiva e che scandiscono il paesaggio circostante, proviene il travertino utilizzato per la realizzazione di celebri architetture: la Torre del Mangia e Palazzo Piccolomini a Siena, San Biagio a Montepulciano e la facciata della Cattedrale di Pienza. Dal sottosuolo giunge, poi, una seconda grande ricchezza: le sorgenti idrotermali, già in uso in età romana, disciplinate nell’accoglienza fin dal Medioevo e frequentate, fra gli altri, da Giuseppe Garibaldi, che vi curò le ferite subite in Aspromonte. I dintorni sono impreziositi da borghi come Armaiolo, con le caratteristiche “rughe” (vicoli), da castelli e fortificazioni (Modanella, Poggio Santa Cecilia) e da tracce di insediamento etrusco-romano.