Il Museo Civico Archeologico delle Acque di Chianciano Terme, ospitato all’interno di un ex granaio ottocentesco nel cuore del centro storico, raccoglie preziosi reperti archeologici rinvenuti nel territorio comunale e può vantare la più importante collezione al mondo di canopi etruschi, ovvero vasi cinerari in forma umana.
Il percorso del Museo Civico Archeologico di Chianciano si sviluppa su quattro piani ed è organizzato per sezioni tematiche che illustrano tutti gli aspetti della vita e della morte del popolo etrusco, attraverso splendidi reperti, suggestive ricostruzioni, descrizioni, immagini e brevi video.
L’esposizione si apre con alcune ricostruzioni di sepolture ed esposizioni di corredi tombali, tra cui vasellame in bucchero e in bronzo, ceramiche figurate e anfore, databili tra il VI e il V secolo a. C., epoca di massimo sviluppo per la città.
Molto ricca è la collezione dei canopi provenienti dagli scavi nella vastissima necropoli di Tolle, destinati a conservare le ceneri di personaggi eminenti. Questi cinerari sembrano quasi attendere il visitatore nel suggestivo corridoio sotterraneo: si tratta di uomini e donne raffigurati nelle sembianze fisiche distrutte per sempre nel rogo funebre che, sfidando l’eterna legge del tempo, si svelano e si raccontano con tutta la loro potenza espressiva.
A testimonianza della successiva età ellenistica, si ritrovano inoltre numerose urne cinerarie in alabastro e una serie di ambienti per la lavorazione del vino, recuperati da una fattoria scoperta presso Poggio Bacherina e qui ricostruiti; allo stesso orizzonte cronologico appartiene anche il monumentale frontone di terracotta che ornava un edificio sacro nella valle dell’Astrone, non lontano dalla sorgente dei Fucoli, e dedicato a una divinità salutare.
L’ultima sezione del museo documenta lo sfruttamento delle ricche sorgenti di Chianciano in età romana, quando sorsero lussuose ville e grandi edifici termali frequentati a scopi terapeutici, in cui si narra che venne a curarsi anche il poeta Orazio.
Kylix attica a figure nere (540 a.C. circa): all’interno di una delle tombe della necropoli della Pedata, uno degli inumati stringeva tra le mani uno splendido vaso per bere vino che presenta sul fondo un gallo e il motto in greco inciso sull’esterno “salute e bevi”!
I canopi della Tomba 116, Necropoli di Tolle (VII secolo a.C.): si tratta dell’unica tomba familiare mai trovata prima, con tre canopi (padre, madre e figlio) che raccoglie due generazioni.
Thesan, dea dell’Aurora, Tempio Etrusco dei Fucoli (II sec. a.C.): la statua della splendida dea alata Thesan, dea dell’Aurora, decorava il tempio costruito nei pressi della sorgente di Fucoli, dedicato a una divinità salutare posta a protezione della sorgente sacra.
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Museo Civico Archeologico
Viale Dante, 80
53042 Chianciano Terme
Tel. 0578 30471 / 0578 652305 (Ufficio Cultura del Comune)
email: museoetrusco@libero.it
www.museoetrusco.it
www.archeochianciano.blogspot.com
ORARI APERTURA
dal 4 novembre
venerdì, sabato, domenica e lunedì, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
ultimo accesso 30 minuti prima dell’orario di chiusura.
dal 31 marzo
tutti i giorni, 10-13 e 15-19
apertura disponibile in altri orari su prenotazione al numero 0578 30471 oppure via mail museoetrusco@libero.it
BIGLIETTI
intero: € 6,00
ridotto: € 5,00
minori da 12 a 18 anni; over 65
ridotto speciale: € 3,00
gruppi (minimo 20 persone); scolaresche
gratuito
bambini fino a 12 anni; accompagnatore delle scolaresche
Chianciano Terme è una delle località termali più famose d’Italia. La sua posizione è particolarmente fortunata, a cavallo tra la Val d’Orcia con le sue crete e la fertile Val di Chiana. Un luogo di cura e di relax ma anche di bellezze antiche, come l’antico borgo posto sulla sommità della collina, di origini etrusche e sviluppatosi nel Medioevo, dove si possono visitare la Collegiata romanica di San Giovanni Battista, restaurata internamente in stile neoclassico nel 1809. Le acque di Chianciano erano conosciute già dal re etrusco Porsenna che le frequentò nel VI secolo a.C., secondo i racconti di Varrone, Tibullio e Orazio; nel poggio Silene, dove si trova uno dei tre stabilimenti termali di Chianciano, si sono rinvenuti resti antichi risalenti al III – IV secolo a.C.