Il Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra di Montalcino è ospitato all’interno di parte dell’ex convento di Sant’Agostino, risalente al XV secolo e adiacente alla chiesa dei Santi Filippo e Giacomo. Il restauro del 1977 ha consentito di riunire i due musei preesistenti, il Diocesano e il Civico; si è creato, così, un ambiente adatto ad accogliere e valorizzare le grandi pale d’altare, le tavole e i gruppi scultorei che, in ordine cronologico, conducono in un lungo, avvincente viaggio nella produzione artistica legata alla città.
La collezione, ampia e organica, permette di scoprire la produzione artistica locale dal Medioevo fino al Novecento storico, con particolare rilievo della tradizione pittorica senese del ‘400 e del ‘500, rappresentata da maestri come Bartolo di Fredi, Simone Martini, Ambrogio Lorenzetti, Giovanni di Paolo e Sano di Pietro.
Tra le opere racchiuse nel Museo di Montalcino spiccano numerose sculture lignee dipinte legate, nel Medioevo, a una serie di necessità liturgiche e realizzate dai maggiori artisti del tempo, da Jacopo della Quercia a Francesco di Valdambrino. Le statue lignee conferiscono a tutto l’ambiente una sorta di sacralità e danno al visitatore un’idea della ricchezza di opere d’arte di cui godevano chiese e cappelle di Montalcino e del territorio.
Oltre ad altri capolavori, come il Crocifisso del Giambologna (1529-1608), sono poi da segnalare alcuni significativi reperti di ceramica medievale, tessuti, oreficeria e miniature e due volumi di una Bibbia miniata, provenienti dall’antica Abbazia di Sant’Antimo, risalenti al XII secolo.
Una piccola sala, infine, è dedicata agli interessanti dipinti dell’artista ilcinese Arturo Luciani (1861-1936), a lungo vissuto in Brasile, dove svolse attività di pittore e fotografo.
Il consistente patrimonio archeologico, recuperato anche grazie a una costante attività di volontariato, è conservato nella Sezione Archeologica del Museo Civico e Diocesano di Montalcino, all’interno della quale si può ripercorrere la storia archeologica del territorio dalla preistoria al periodo etrusco.
Nel 2021 il polo museale del complesso monumentale di Sant’Agostino si è arricchito di uno nuovo spazio dedicato ad uno dei vini rossi italiani più famosi del mondo: il Tempio del Brunello, attraverso un percorso immersivo ed emozionale, conduce i visitatori alla scoperta del Re dei vini e delle peculiarità del territorio di Montalcino.

Crocifisso, Francesco di Valdambrino (1410-1415): opera di sofisticata rinascimentale bellezza, che mostra tutta l’umanità dolente di Cristo. Il volto appare non stravolto, ma quasi sereno nell’arrendersi alla morte.
Madonna con Bambino, San Giuseppe e San Francesco, Marco Pino (1521-1582): capolavoro del celebre allievo del Beccafumi, che dipinge la Vergine come un’aristocratica dama dal corpo sinuoso e avvolgente.
Crocifisso bronzeo, Giambologna (1529-1608): il celebre artista fiammingo è autore di un’opera di grande qualità non solo nell’attenta esecuzione dei particolari anatomici, ma anche nella perfetta proporzione delle forme.
Musei di Montalcino. Raccolta Archeologica, Medievale, Moderna e Tempio del Brunello
Via Ricasoli, 31
53024 Montalcino
Tel. 0577 286300 (call center attivo dal lun al ven, 8.30-17)
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