Il patrimonio documentario dell’Università di Siena, oggi presente nelle sedi delle varie sezioni del Dipartimento di Scienze Storiche e Beni Culturali, comprende collezioni che si sono formate nel corso di oltre trent’anni di ricerca e di indagine in Toscana, in Italia e all’estero. Alle collezioni archeologiche in senso stretto si aggiungono i materiali didattici in forma di repliche, calchi, copie che concernono le produzioni e le manifestazioni artistiche.
Le collezioni di archeologia, attualmente in deposito temporaneo nei laboratori del Dipartimento, sono costituite da reperti rinvenuti durante le attività di ricerca sul campo (scavi e ricognizioni) e da raccolte didattiche, pannelli, riproduzioni e repliche. Il patrimonio comprende manufatti in pietra, ceramiche, metalli e vetri, monete, affreschi, reperti faunistici, paleobotanici e antropologici; alcuni insiemi costituiscono collezioni tematiche in senso cronologico, culturale o per sito archeologico.
Le collezioni più consistenti sono relative alle raccolte delle produzioni ceramiche di varie civiltà del mondo antico, dalla preistoria al Rinascimento, provenienti soprattutto dalla Toscana; sono strettamente collegate, infatti, all’attività di ricerca che si svolge principalmente nella regione.
Il Sistema Museale dell’Università di Siena (SIMUS) rappresenta il risultato tangibile di secoli di studio e di ricerca nel territorio senese. Il Sistema costituisce una summa dell’evoluzione del pensiero, non solo scientifico, attraverso collezioni di strumenti, reperti, modelli didattici, cimeli e documenti di archivio. Grazie all’impegno appassionato di ricercatori e personale universitario, tali realtà museali costituiscono ancora oggi un efficace strumento didattico per l’insegnamento e la divulgazione del sapere.
Archeologia e disabilità visive. Percorsi tattili-olfattivi attraverso le collezioni: nella sezione di Preistoria, una parte delle collezioni è attualmente organizzata per un percorso tattile e inclusivo, utilizzando anche repliche realizzate nel laboratorio di Archeologia Sperimentale.

Collezioni di preistoria, archeologia classica, archeologia medievale (Sistema Museale Universitario Senese)
Università di Siena
Via Roma 56
53100 Siena
Tel. 0577 234876 – 233676 – 233634
Per informazioni:
Andrea Zifferero
tel. 0577 233659
email: andrea.zifferero@unisi.it
ORARI APERTURA
tutto l’anno
da lunedì a venerdì, ore 9-13 e 15-17
la visita è possibile su appuntamento
BIGLIETTI
ingresso gratuito
Visita guidata, su appuntamento:
– € 25 per gruppo fino a massimo 10 persone;
– € 35 per gruppo fino a massimo 15 persone;
– € 60 per gruppo fino a massimo 25 persone.
“Nella bellezza ardente e concentrata di Siena si avverte una nota artificiale che richiama alla memoria una città appollaiata in cima ad un colle in un quadro antico. Dalle fortificazioni si scorge l’intera città, le case bianche e marroni, col tetto brunastro e la facciata liscia forata da molteplici finestre. [… ] D’attorno regna la pace di un mondo verde, che, ora digrada in valli cosparse di terra rossa e velate dalla foschia grigia degli olivi, con cipressi che svettano cupi nel cielo, ora s’inarca in collinette.”
(A. Symons, 1907)
A Siena il sapore, il gusto, la vista della città, sono ancora quelli evocati dalle parole di un poeta inglese che l’ha visitata e, sicuramente amata, più di un secolo fa. È raccolta Siena, arroccata sui suoi colli; basta allontanarsi un poco e la puoi cogliere tutta intera, nell’inconfondibile skyline del suo profilo allungato, con le mura, la Torre del Mangia e la cupola del Duomo. E non è neppure tanto diversa, in certi scorci, da come ce l’hanno descritta, tra Trecento e Quattrocento, i suoi pittori più amati, dai Lorenzetti a Simone Martini, da Sano di Pietro al Vecchietta.
Praticamente inalterato anche il suo rapporto, sensuale e armonioso, con il paesaggio che la circonda e la protegge. Le colline, i cipressi, la terra rossa e gli olivi si raggiungono a piedi, uscendo dalle porte antiche della città, quando non si sono mantenuti all’interno, nelle protette e preziose valli verdi ancora presenti fra le mura.
Con il suo vivere lento, quasi ovattato, Siena va visitata con calma, va assaporata. Per Siena si passeggia, si scuriosa, ci si infila nei vicoli, si cercano gli angoli nascosti e più tranquilli, entrando e uscendo da un museo, una chiesa o un bel palazzo.
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