Quella di San Lorenzo in Ponte a San Gimignano è una delle chiese più antiche del borgo ed è così chiamata perché sorgeva nei pressi di un ponte levatoio che un tempo permetteva di raggiungere la piazza della Cisterna dall’antico Castello del vescovo di Volterra.
Si tratta di una piccola chiesa in stile romanico, costruita nel XIII secolo probabilmente sui resti di una più antica chiesa e costituita da un’unica navata con tetto a capriate in legno e presbiterio rialzato con volta.
Fin dagli inizi del XIV secolo, aveva sul fianco sinistro un portichetto o, forse, solo una semplice tettoia, per riparare dalle intemperie l’affresco raffigurante la Madonna col Bambino in gloria: se il corpo della Vergine, il Bambino Gesù e la corona di angeli in gloria si devono a un rifacimento quattrocentesco, il volto fu invece dipinto negli anni giovanili da Simone Martini, massimo rappresentante del gotico senese.
Fu proprio a causa della devozione popolare verso questa sacra immagine, dunque, che all’inizio del Quattrocento fu decisa la costruzione o l’ampliamento del portico lungo tutto il fianco della chiesa venendo così a formare, in adiacenza a essa, un oratorio vero e proprio.
Sia la chiesa di San Lorenzo in Ponte che il portico presentano un’estesa decorazione a fresco eseguita agli esordi del secondo decennio del Quattrocento dal pittore fiorentino Cenni di Francesco di ser Cenni, formatosi nell’ambito del pittore giottesco Andrea di Cione di Arcangelo, detto l’Orcagna. Il tema del ciclo è quello della vita ultraterrena che si lega alla figura del santo titolare, Lorenzo, cui è concesso di salvare le anime del Purgatorio, con suggestivi dettagli che raffigurano il mondo ultraterreno attraverso l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso.
Madonna col bambino in Gloria, Simone Martini (1310) è l’opera più prestigiosa della chiesa, oggetto di ardente devozione popolare fin dal XIV secolo: una madonna dal volto dolcissimo che rassicura come quello di tutte le madri.
Particolare dell’inferno, Cenni di Francesco di ser Cenni (1413): i demoni dell’inferno si animano nei vividi dettagli di ispirazione giottesca.
Musei Civici
Call Center: 0577 286300
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Museo Civico – Torre Grossa – Pinacoteca – Museo Archeologico – Spezieria Santa Fina – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Raffele De Grada” – San Lorenzo in Ponte
ORARI DI APERTURA
dal 1 novembre al 31 marzo
dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 17.30;
sabato e domenica dalle 11 alle 18
dal 1 aprile al 31 ottobre
tutti i giorni dalle 10 alle 19.30
ultimo ingresso mezz’ora prima dell’orario di chiusura
Per prenotare 0577 286300 oppure sangimignanomusei@operalaboratori.com (disponibili anche prenotazioni online).
BIGLIETTI
un solo biglietto, valido due giorni, per poter accedere a tutte le sedi museali
intero: € 9,00
ridotto: € 7,00
minori da 6 a 17 anni; over 65;
ridotto gruppi: € 7,00
gruppi di almeno 20 persone (fino a due accompagnatori con ingresso gratuito); gruppi di alunni di scuole pubbliche in visita didattica (fino a due accompagnatori con ingresso gratuito)
gratuito
bambini fino a 6 anni; persone diversamente abili con accompagnatore; guide turistiche; soci ICOM muniti di tessera; residenti nel Comune di San Gimignano
SAN GIMIGNANO PASS
Biglietto che consente l’accesso congiunto al circuito dei Musei Civici (Palazzo Comunale – Pinacoteca – Torre Grossa; Museo Archeologico – Spezieria di Santa Fina – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea; Chiesa di San Lorenzo in Ponte) e al circuito dei musei della Parrocchia di Santa Maria Assunta (Duomo e Museo di Arte Sacra), alle seguenti tariffe:
intero: € 13,00
ridotto: € 10,00
da 6 a 17 anni
San Gimignano, col suo noto e fiabesco profilo turrito, è iscritta nella lista del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dal 1990 e costituisce una tappa imperdibile per il visitatore che voglia scoprire le meraviglie delle terre di Siena e non solo. Già feudo dei vescovi di Volterra e prima ancora insediamento etrusco e poi romano, San Gimignano si affranca nel Duecento e cade definitivamente sotto Firenze un secolo dopo. La città si articola sull’antico impianto attraversato dal tracciato della via Francigena in direzione nord-sud (da porta San Matteo a porta San Giovanni). Sulla sommità della collina si aprono le due piazze principali in cui si svolge la vita cittadina e che da secoli vengono ammirate da visitatori di tutto il mondo: la piazza della Cisterna e quella del Duomo. Qui si affacciano i maggiori edifici cittadini e le case-torri più alte della città: la Rognosa, che svetta per 52 metri a fianco del Palazzo del Podestà, e la Torre Grossa, simbolo del potere comunale. Il percorso di visita della cittadina, che si inoltra tra le alte torri e i magnifici vicoli, dai quali sempre si scorge una vista inedita e sorprendente, non può non comprendere una visita alla Rocca di Montestaffoli, alla chiesa di Sant’Agostino e alla Collegiata.
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