L’Archeodromo di Poggibonsi è un’esperienza unica e immersiva, un viaggio nel passato al tempo di Carlo Magno e nasce per riprodurre in scala 1:1 una delle più importanti scoperte effettuate sulla collina di Poggio Imperiale. Si tratta di un villaggio di periodo franco (IX – metà X secolo), nel quale si riconosce la conformazione di una possibile azienda curtense. Vi è, dunque, una residenza padronale costituita da una grande capanna (longhouse) di 17 x 8,5 metri, circondata da diverse strutture più piccole, destinate ad attività artigianali e all’immagazzinamento di derrate alimentari e prodotti agricoli, nonché da edifici di servizio.
Inaugurato nel 2014 e ulteriormente ampliato nel 2016, l’Archeodromo di Poggibonsi è un progetto che persegue la ricostruzione in progress delle 17 strutture riscontrate nel corso dello scavo del villaggio di periodo carolingio. Attualmente sono state edificate la longhouse, una capanna contadina con aia e pollaio, la forgia del fabbro, un forno da pane, due pagliai e l’orto. Ad essi si aggiungono, inoltre, alcune tettoie provvisorie per attività artigianali ma destinate in un prossimo futuro a essere sostituite da altre strutture. Nel corso dei prossimi anni, infatti, l’archeodromo sarà ampliato con la ricostruzione di molte altre capanne; dalla macelleria, al granaio, alle capanne dei dipendenti, alla fornace da ceramica e tutte le altre strutture accessorie per attività economiche incentrate sullo sfruttamento agricolo dei terreni circostanti e sull’allevamento.
Gli ambienti del bastione nord-ovest ospitano, infine, due allestimenti museali; uno è incentrato sull’evoluzione dell’architettura fortificata rinascimentale in seguito all’introduzione della polvere da sparo, mentre l’altro sui materiali provenienti dallo scavo, in particolare reperti osteologici e ceramici.
Camminando nel villaggio è possibile conoscere la piccola comunità di contadini ed artigiani che, intorno alla grande casa padronale, svolgono le loro mansioni. C’è, dunque, il fabbro che forgia armi ed attrezzi, mentre il falegname intaglia il legno, il correggiaio lavora il cuoio e il fornaio macina il grano e prepara il pane. All’interno della casa, poi, la tessitrice al telaio lavora con i filati colorati nella bottega del tintore.
Archeologia, pratiche sperimentali, living history: attività didattiche ed eventi che si svolgono secondo il modello “Touch the past”, ovvero vivere in prima persona consuetudini e mestieri del passato.
Archeodromo e parco archeologico di Poggio Imperiale
Via della Fortezza c/o Cassero Mediceo
53036 Poggibonsi
Tel. 0577 983865 – 392 9279400 – 338 7390950
email: info@parco-poggibonsi.it
www.archeodromopoggibonsi.it
ORARI APERTURA
Per lavori di manutenzione straordinaria, il museo è temporaneamente chiuso.
Ci scusiamo per il disagio.
BIGLIETTI
ingresso gratuito
Nata sulla linea della Via Francigena a partire dal cosiddetto Borgo Marturi dove si prestava assistenza ai pellegrini, Poggibonsi costituisce l’avanguardia industriale non solo della Val d’Elsa, ma dell’intera provincia di Siena. Il primo nucleo fortificato di Poggio Bonizio, fondato dal senese Guido Guerra nel 1155, fu completamente distrutto nel 1270 dalle truppe fiorentine, ma in parte ricostruito, come “Monte Imperiale”, per volere dell’imperatore Arrigo VII. Si deve poi a Lorenzo il Magnifico la tentata realizzazione della fortezza, rimasta incompiuta, su progetto di Giuliano da Sangallo. Dal Trecento alle invasioni napoleoniche la città rimase sotto l’egida fiorentina. I danni recati dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, infine, hanno portato una vera e propria ricostruzione urbanistica e strutturale e un maggiore impulso nel settore produttivo. Da segnalare alcune evidenze architettoniche, quali l’antica Magione, ospizio dei cavalieri di San Giovanni, e il convento di San Lucchese.