
Hinthial, l’Ombra di San Gimignano
“Nel mese di dicembre 29.
Se tuona, vuol dire che vi sarà la più salvifica linearità dei corpi”.
Nigidio Figulo, Calendario Brontoscopico
È l’autunno del 2010 e sulle alture della Torraccia di Chiusi, nel territorio di San Gimignano, viene fatta un’incredibile scoperta: sul fondo di una fossa, intercettata nel corso di scavi per le condutture fognarie, era adagiata una statua in bronzo di Offerente, ovvero una figura maschile stante con una lunga toga e con una patera ombelicata nella mano destra.
L’avvio di una serie di indagini archeologiche hanno fatto emergere, in corrispondenza del ritrovamento, una straordinaria area sacra etrusca all’aperto, in uso per almeno cinquecento anni, dal III secolo a.C. fino al II secolo d.C. La statua risultava sepolta vicino ad un altare squadrato in pietra, sul quale cui si compivano riti con offerte religiose alla divinità del luogo.
L’opera, alta più di 64 cm è, al momento, la più elegante e raffinata nel nucleo dei bronzi allungati di età ellenistica finora attestati e richiama, visivamente, la celebre Ombra della Sera di Volterra. È esposta, per la prima volta al pubblico, nel Museo Archeologico di San Gimignano dove è stata inaugurata la mostra “Hinthial. L’Ombra di San Gimignano. L’Offerente e i reperti rituali etruschi e romani.”
L’Ombra è posta al culmine di un percorso espositivo, il cui titolo richiama il termine etrusco Hinthial, traducibile allo stesso tempo come “anima” e “sacro”, concepito per accompagnare il visitatore nel paesaggio sacro di San Gimignano in età etrusca e romana, in un percorso rituale che richiama la gestualità e le percezioni dell’Offerente. Questo capolavoro risorge quindi dalla sua sepoltura e ci racconta delle speranze, delle preghiere e delle offerte avvenute per più di cinque secoli in questo luogo sacro, che sorgeva in un’area di confine dei territori dell’antica Volterra in età ellenistica.
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“HINTHIAL. L’OMBRA DI SAN GIMIGNANO. L’offerente e i reperti rituali Etruschi e Romani”
Museo Archeologico di San Gimignano
La mostra rimarrà aperta fino al 31 maggio 2020
[credit: San Gimignano, Museo Archeologico]