Mi ricordi un fiore
M'ama, non m'ama, Scienza, Siena

M’ama, mon m’ama. Una nuova lettera d’amore per le opere dei musei senesi.
Mi ricordi un fiore con tanti petali blu profumati nel fondo del mare con le onde che si schiantano sugli scogli.
Mi ricordi un prato di margherite, e di fiori uguali a te.
Mi piace toglierti ogni singolo petalo e pensare a un desiderio.
Giuliana Isola
La risposta
Lo sai, dolce Giuliana, che sono una pietra magica?
Si racconta che in tempi lontani esistesse una ninfa dei boschi che portava il mio nome ̶ o forse io il suo? – e che il dio Bacco se ne fosse follemente innamorato. La ninfa per sfuggire al corteggiamento sgradito chiese aiuto ad un’altra divinità, Diana, che per salvarla la trasformò in un cristallo splendente. Quanto si arrabbiò Bacco! Era talmente infuriato che, quel birbo, essendo il dio del vino me ne versò sopra una coppa “regalandomi” questo colore viola.
Da allora sono una pietra magica pronta a realizzare i desideri di chi mi ama. Come te.
E non serve nemmeno che tu mi sfogli, come le margherite. Portami con te, accarezzami, parlami, fammi tua ed io proverò a esaudire ogni tuo desiderio. O, almeno, avrai un’amica sincera a cui confidarlo.
Un’amica magica.
La tua Ametista