Lettera d’amore
M'ama, non m'ama, Arte, Casole d'Elsa

M’ama, mon m’ama. Continua la corrispondenza con le opere dei musei senesi. Scrivi anche tu la tua lettera…
Ti ricordo così, nel tuo abito più bello. La luce dell’alba ti accarezza attraverso la trama sottile dei tendaggi. Ti regala riflessi azzurrognoli, da creatura marina.
Non avevo mai notato quanto il sonno somigliasse alla morte. Ma forse è solo la luce. Vorrei provare a svegliarti con un bacio, come nelle favole, ma sei così bella addormentata…
Eri bella come una madonna o come quei delicati ritratti di donne nei cammei. Evanescente e fragile come la memoria, intessuta in filigrana la tua pelle, trasparente come in quel sogno, la notte del tuo funerale, quando mi apparisti e potevo vedere attraverso di te.
Sei nel chiarore dell’alba, in ogni stagione che ritorna e stride di nostalgie e illusioni. Ti vorrei svegliare con un bacio, come nelle favole…
Se fossi un pittore ti dipingerei su una tela. La schiena nuda, il corpo disteso, riverberi di luce e di morte sulla pelle. E allora saresti eterna. Il mio nome su di te.
Paola
La risposta
Come nelle favole, tutto è reale finché lo immagini.
Tutto è leggero. Morbido il corpo, candida la pelle.
Non esistono pensieri pesanti, qui,
a trasformare la delicatezza delle linee in becere
espressioni di malessere.
Nessuna malinconia, nessuna tristezza, soltanto il dolce peso
del tuo sguardo. Non sono morta. Non ancora almeno.
E puoi dipingermi una volta di più, puoi ripetere il tuo nome
nell’angolo in basso, a solleticare il piede sinistro,
su una tela fatta di luci e ombre da te scelte.
E se poi mi racconterai, ne avrò coscienza.
E se poi vorrai, questa favola sarà la tua e sarà eterna.
L’opera
Augusto Bastianini, Nudo femminile | Casole d’Elsa, Museo Civico, Archeologico e della Collegiata