Lettera alla Madonnina
M'ama, non m'ama, Arte, San Gimignano

M’ama, mon m’ama. Continua la corrispondenza con le opere dei musei senesi. Scrivi anche tu la tua lettera…
Cara Madonnina,
ti prego di stare vicino alla mia famiglia perché sono molto preoccupata che possa succedergli qualcosa di cattivo, tu sei la mamma di Gesù e sei stata vicino a tuo Figlio che è stato messo in croce davanti ai tuoi occhi. Ti prego con tutto il cuore di non lasciare tutti i tuoi figli soli, c’è tanta gente che soffre, che non ha una casa, che dorme fuori anche quando piove e non ha da mangiare e da dormire. Ci sono dei bambini che vengono maltrattati senza pietà. A volte i genitori quando non hanno niente da mangiare per i loro figli vanno a chiedere l’elemosina per poter guadagnare qualche soldino per poter comperare un pasto caldo. Ti chiedo, Madonnina, che tutti possano avere un pasto tutti i giorni, così da non dover chiedere l’elemosina mai più. Mi fa male pensare che dei poveri bambini stiano per strada a chiedere l’elemosina, soprattutto considerando che sono costretti a farlo. Vorrei che tutti i bambini fossero sereni e spensierati, e che avessero come unico pensiero quello di giocare. Vorrei tanto che anche tutti gli anziani possano avere una casa in cui vivere felici e ricevere cure. Per ultimo ti chiedo anche di stare vicino a tutti gli animali, anche loro meritano una casa e una famiglia, e non di essere abbandonati e maltrattati.
Mi piacerebbe sentire il calore dei miei familiari lontani, e stare vicino a tutti loro, abbracciarli stretti.
Grazie, Madonnina Bella, di starmi vicino,
Silvana
La risposta
Silvana dolcissima,
la tua lettera è una preghiera. Una preghiera grande come il tuo cuore.
Vedo i tuoi occhi lucidi, pieni di sentimento e commozione mentre mi guardi e scrivi. Vedo le tue lacrime che scendono una ad una e che dedichi a chi ha bisogno, a chi è solo, povero, triste. Agli animali.
Tu non solo guardi le persone, tu le vedi, “senti” i loro problemi, il loro dolore. Sia dei piccoli che degli anziani. Dei primi come degli ultimi. E poi i tuoi cari. Che sono con te. Che sono con me. Tu non mi percepisci su un trono, ma donna come te.
Tu che chiedi serenità e buona vita per tutti, tranne che per te. Io proteggerò con il mio manto coloro che mi raccomandi. Io mi occuperò anche di te.
Sii sempre così: pura, limpida, candida e il sorriso illuminerà il tuo volto e non abbandonerà mai i tuoi occhi lucenti.
L’opera
Lippo Memmi, Maestà | San Gimignano, Musei Civici. Museo Archeologico

Lippo Memmi, Maestà | San Gimignano, Musei Civici. Palazzo Comunale