Lettera a… la moglie di Putifarre
M'ama, non m'ama, Arte, Asciano

M’ama, mon m’ama. Continua la corrispondenza con le opere dei musei senesi. Scrivi anche tu la tua lettera…
Bellissima creatura
ideale di bellezza ottocentesca
ma forse di ogni tempo
bellissima creatura
alla quale il pittore
non fu riconoscente
tanto che nemmeno volle
dare il tuo nome all’opera
ma ti chiamò soltanto
la moglie di…
ma anche soprattutto
bellissima modella
che regalò al pittore
la fantasia e la forza
di immortalare
la tua meraviglia nel tempo
e la tua morbida
sensuale carnalità
rimarrà nei secoli a venire
ma nemmeno a te
il pittore ha dato un nome
per secoli la donna
è stata una musa
una modella
conosciuta solo al pittore
e spesso la sua amante
ma sconosciuta al mondo
solo a qualcuna
toccò questa fortuna
ma per una Beatrice
o una Gioconda
migliaia e migliaia
di donne sconosciute
hanno regalato
la loro bellezza agli artisti
senza che nessuno
si ricordasse di loro
e allora mia bella sconosciuta
a riparazione
di tanta ingratitudine
ti giunga questa lettera
e un bacio di parole.
Francesco Burroni
La risposta
Raccolgo i baci
La lettera
Le parole di giustizia
Il senso dell’artista
Il bello del viaggiare
Nel tempo
E nello spazio
Che lo strazio
Dell’assenza del nome
Non mi ferisce più
Perché sarò stata
anche la moglie di…
E la musa per…
Ma ciò che vedi
È quel che resta
Ne sono certa
oggi che son desta
Lontana dall’essere
In disparte
Perché
In fondo
rappresento l’Arte
L’opera
Amos Cassioli, La moglie di Putifarre | Asciano, Museo Cassioli. Pittura senese dell’Otttocento