Meeting internazionale a Siena: FMS al centro dei “Deaf Museums”
Incontri, Arte, Siena

Il 20 e 21 ottobre si svolge a Siena il meeting internazionale dei partner del progetto europeo “Deaf Museums” avviato nel 2020 con l’obiettivo di conservare e valorizzare il patrimonio culturale e storico delle comunità sorde di ogni Paese, per fare conoscere e comprendere il loro mondo e la loro quotidianità.
Due sono i soggetti senesi coinvolti nell’iniziativa: la Siena School for Liberal Arts come capofila e la Fondazione Musei Senesi come partner. Per entrambe si tratta della conferma di un indirizzo etico e strategico che promuove l’inclusione e la democrazia culturale e sostiene l’accessibilità e il dialogo coi pubblici fragili.
DEAF MUSEUMS: incontro a Siena
L’incontro riservato al gruppo di lavoro si svolgerà nelle sedi di Siena School e Fondazione Musei e vede ospiti illustri come Meredith Peruzzi, direttrice del National Deaf Life Museum di Washington e collaboratrice della Gallaudet University, Carlo di Biase, curatore di numerosi progetti divulgativi dedicati ai sordi, e John Hay della British Deaf Association.
Il progetto Erasmus Plus “Deaf Museums” coinvolge sette organizzazioni diverse collocate in sei Paesi europei: oltre a Siena School for Liberal Arts e FMS per l’Italia, University of Central Lancashire UCLan per il Regno Unito; Pragma per l’Olanda; EUD per il Belgio; Equalizent per l’Austria; Deaf Studio per la Slovacchia.
Si tratta di un percorso di condivisione di buone pratiche e di attivazione di risorse educative aperte pensate per le comunità sorde internazionali. Il progetto prevede la produzione di contenuti ispirati a buone pratiche che serviranno a chiunque voglia impegnarsi per preservare e condividere il patrimonio sordo a partire da una sorta di corso base sulle competenze museali.
“Partecipare a questo percorso condiviso, grazie all’invito di Siena School” – commenta Elisa Bruttini, direttrice della FMS – “è un privilegio: di fatto FMS è l’unico partner tecnico, che di musei si occupa, che grazie al dialogo con le associazioni e i professionisti della comunità sorda internazionale ha potuto confrontarsi con potenzialità e criticità concrete, proponendo strumenti, ma anche migliorando le proprie competenze per implementare l’offerta culturale accessibile.