M’ama, non m’ama. Scrivi la tua lettera a un’opera d’arte
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I musei non sono solo luoghi della conoscenza e della conservazione: sono spazi in cui si può ridere e piangere, riflettere e stupirsi, ma soprattutto emozionarsi. È a queste emozioni che FMS ci chiede di dare forma con una lettera: un modo inedito per celebrare i musei e le collezioni a partire dalle storie che le persone sapranno immaginare e vorranno condividere.
Quando la storia d’amore con la giovane Clara finì, il pittore Ugo Capocchini che l’aveva ritratta voleva disfarsi del dipinto; lo acquistò, invece, Romano Bilenchi (che lo donò poi al Comune di Colle Val d’Elsa, dove ora è conservato al Museo San Pietro) che lo rese protagonista del racconto La rosa non finita. Perché ogni storia, anche quella apparentemente conclusa, può in realtà lasciare aperta una riflessione, indurre un dialogo nuovo e trasformarsi.
È proprio questa la suggestione che sta alla base di “M’ama, non m’ama. Lettere d’amore alle opere d’arte”, l’iniziativa che Fondazione Musei Senesi ha proposto al proprio pubblico in occasione di San Valentino, nell’ambito delle celebrazioni per i suoi vent’anni. Perché l’amore ha tante forme e a chiunque può essere capitato di innamorarsi di un’opera d’arte; di commuoversi, subirne il fascino, la sorpresa disarmante o l’inatteso turbamento. E cosa proverebbe quell’opera, nei nostri confronti; cosa ci risponderebbe mentre la fissiamo rapiti?
I musei non sono solo luoghi della conoscenza e della conservazione: sono spazi in cui si può ridere e piangere, riflettere e stupirsi, ma soprattutto emozionarsi. Ed è a queste emozioni, allora, che FMS ci chiede di dare forma con una lettera: un modo inedito per celebrare i musei e le collezioni a partire dalle storie che le persone sapranno immaginare e vorranno condividere.
Una corrispondenza… da leggere
La call proposta da Fondazione Musei Senesi ha avuto grande successo: sono decine le lettere arrivate alla opere custodite nei musei senesi… e ogni lettera ha ricevuto una risposta da parte dell’opera (o, talvolta dal suo autore!). Tra quelle righe ci sono emozioni vere, segreti rivelati, speranze, qualche rimpianto, molta memoria e suggestioni cariche di fascino: presto sarà possibile leggerle, tutte d’un fiato, racchiuse nel libro che FMS sta preparando.
Basta attendere ancora qualche settimana e poi sveleremo questa corrispondenza davvero unica!
Il regolamento
Le regole del gioco sono semplici: chiunque lo desideri, fino al 30 settembre, può inviare all’indirizzo mail letteredamore@museisenesi.org la sua lettera indirizzata a un’opera conservata in uno degli oltre 40 musei delle terre di Siena, sia essa un dipinto, una scultura, un reperto archeologico, uno strumento scientifico, un bene demo-etnoantropologico.
Il testo può avere una forma poetica ed evocativa, non deve rimarcare i dati storici o critici dell’opera, ma rileggerla in chiave emotiva: può essere rivolto al soggetto raffigurato nell’opera o all’opera in quanto oggetto fisico. Si prega di indicare, a inizio o fine lettera, l’opera e il museo a cui ci si riferisce. Nei giorni successivi, alla stessa email da cui ha inviato la lettera, l’autore riceverà una risposta da parte dell’opera e potrà proseguire, se lo vorrà, il suo dialogo con essa.
ATTENZIONE. L’autore della lettera deve specificare se intende che sia pubblicata a suo nome o con uno pseudonimo. Inviando la propria lettera, l’autore ne cede i diritti e accetta che sia pubblicata sui canali digitali di FMS (sito web e social) ed eventualmente, qualora fosse selezionata, sul volume cartaceo di prossima edizione.
Nei prossimi mesi, FMS pubblicherà la giuria incaricata di valutare le lettere che selezionerà quelle destinate alla pubblicazione cartacea di fine anno e sceglierà le più meritevoli che otterranno un premio speciale.
[credit, foto di copertina: Ugo Capocchini, La rosa non finita, Colle di Val d’Elsa, Museo San Pietro (proprietà Comune di Colle di Val d’Elsa – Donazione Romano Bilenchi)]
L’ISPIRAZIONE PER LE LETTERE D’AMORE
ECCO LA GALLERY CON ALCUNE OPERE DEI MUSEI SENESI