Lungo ponte per visitare la mostra dedicata a Dario Neri e Mario Luzi!
Arte, Pienza, Evento

Ultima occasione per visitare la mostra “Dario Neri, Mario Luzi. Il paesaggio stato d’animo” che amplia i suoi orari di apertura!
Ultimo giro di pista per la fortunata mostra dedicata a Dario Neri e Mario Luzi, quasi pronta a chiudere i battenti dopo mesi di successi. Vicinissimo, infatti, il grande traguardo dei 3.000 spettatori per una rassegna dedicata a due dei maggiori esegeti del paesaggio toscano del Novecento.
In occasione dell’ultimo weekend di apertura, quindi, la mostra osserva i seguenti orari:
Dario Neri, Mario Luzi: una mostra di successo
“E’ un risultato di grande valore, anzitutto quantitativo – commenta il sindaco di Pienza, Manolo Garosi – tenuto conto che la rassegna è aperta esclusivamente nel fine settimana, dal venerdì al lunedì. Lo è poi anche sotto il profilo della qualità, visto che abbiamo già raccolto tantissimi giudizi positivi, spesso entusiastici, sia da parte degli addetti ai lavori sia dei visitatori in genere”.
“La proposta è piaciuta – fa eco Giampietro Colombini, vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Pienza –, né Neri né Luzi erano pientini ma entrambi hanno amato profondamente la nostra città e la Val d’Orcia e dal nostro tessuto sociale e dal paesaggio, come indica il titolo della rassegna, hanno tratto qualcosa di più intenso di una pur importante ispirazione”.
“Ancora una volta – conferma Elisa Bruttini, direttrice di Fondazione Musei Senesi, che festeggia il suo ventennale s il nostro territorio si rivela fonte inesauribile di patrimonio, culturale ed emozionale, tanto più attraverso lo sguardo privilegiato di artisti del calibro di Neri e Luzi”.
A testimoniare il gradimento del pubblico, anche le vendite del bel catalogo, edito da Nuova Immagine, che, oltre alla riproduzione delle opere di Neri e degli scritti di Luzi ad esse abbinati e all’ampio saggio del curatore Scelfo, comprende gli interventi di Paolo Neri, figlio di Dario, di Nino Petreni, presidente del Centro studi Mario Luzi “La Barca”, e dello storico dell’arte e dell’architettura, Luca Quattrocchi.