Inaugurazione MaM: Museo archeologico di Monteriggioni a Abbadia a Isola!
Archeologia, Monteriggioni, Evento

Inaugura un nuovo museo archeologico nell’ambito di FMS Card: il Museo archeologico di Monteriggioni!
Grande inaugurazione a Monteriggioni, lo storico borgo murato della provincia di Siena che sorge lungo la via Francigena, celebre per il suo palio e la suggestiva cinta muraria costellata di torri. Domani, sabato 22 luglio alle 17 aprirà infatti i battenti il MaM, il nuovo Museo Archeologico ospitato nel Chiostro del complesso monumentale di Abbadia a Isola, di cui sono da poco terminati i restauri.
MaM: Museo archeologico di Monteriggioni
Il MaM – Museo Archeologico di Monteriggioni nasce dalla cooperazione tra Comune, Soprintendenza, Fondazione Musei Senesi e dall’intesa con il Museo Guarnacci di Volterra, la Pinacoteca di Siena e il museo archeologico Ranuccio Bianchi Bandinelli di Colle Valdelsa. La visita si configura come un percorso “a ritroso” nella storia del borgo di Monteriggioni, dal Medioevo fino alla Protostoria, con un costante riferimento all’ambito territoriale della Val d’Elsa e a temi di carattere più generale. L’itinerario si snoda nel complesso monumentale di Abbadia a Isola, toccando anche il sepolcreto basso medievale individuato grazie agli scavi archeologici, ed è accompagnato da una ricca pannellistica che ne inquadra le vicende storiche.
L’accesso avviene attraverso i locali della Tinaia, che introducono direttamente sia al tracciato del Chiostro e della Chiesa, sia alle sale poste al piano superiore; nei tre ambienti, in successione, è possibile ripercorrere la storia dell’abbazia e del suo chiostro, nonché vedere la ricostruzione del volto – opera di Stefano Ricci, antropologo del Laboratorio di Antropologia del Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Siena – di una ricca dama appartenente alla famiglia Franzesi, gli ultimi signori di Staggia ad esercitare la loro influenza su Abbadia a Isola. La donna, morta suppergiù all’età di 25 anni, era alta circa 1,62 m e fu seppellita nel XIV secolo nel chiostro. Quando la sua tomba venne aperta, nel 2000, l’ornamento che accompagnava la defunta fu trovato ancora intatto: ne facevano parte un anello in lamina di bronzo, tre bottoni globulari che chiudevano la veste sul petto, uno spillone e due gruppi di campanelline, anch’esse in bronzo, cucite su un tessuto i cui lacerti giacevano ancora lungo le braccia.