Giornata del contemporaneo: i Musei Senesi parlano al tempo presente
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Cetona, Siena, Evento
Cetona, Siena, Evento

La vocazione dei musei senesi è di parlare al tempo presente: riflettere sul passato guardando a ciò che è contemporaneo. Per questo, la diciottesima edizione della Giornata del Contemporaneo ci rende protagonisti: il patrimonio dei musei delle terre di Siena può essere interpretato con uno sguardo all’oggi e, insieme, con il volto rivolto al futuro.
Perché è questo, secondo noi, lo scopo ultimo dei musei. Fornire sguardi, spunti e punti di vista che arricchiscano i cittadini di oggi e di domani.
Perché è questo, secondo noi, lo scopo ultimo dei musei. Fornire sguardi, spunti e punti di vista che arricchiscano i cittadini di oggi e di domani.
Alla Giornata del Contemporaneo, sabato 8 ottobre 2022, aderiscono le Stanze della Memoria di Siena, il Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona.
Giornata del Contemporaneo nei Musei Senesi
Cetona, Museo Civico per la Preistoria del monte Cetona | 8 ottobre, ore 17
Presentazione e videoproiezione di Primordi di Franca Marini
L’opera video Primordi (23:04 min, 2012-16) è stata realizzata dall’artista Franca Marini in collaborazione con Francesco Poggianti e Maso Ricci, due musicisti italiani attivi nell’ambito della sperimentazione elettronica ed elettroacustica. L’opera, infatti, nasce con l’intento specifico di elaborare in maniera originale il rapporto tra immagini e suoni. Il risultato quindi è un’opera artistica in cui questi due elementi sinergicamente concorrono a rappresentare dimensioni affettive profonde che si riferiscono ad un vissuto primordiale comune a tutti gli uomini.
L’opera non ha una trama o una storia da raccontare. La sua costruzione rivela però un senso ed uno sviluppo temporale capaci di coinvolgere emotivamente lo spettatore in una sorta di continuum sensoriale, dall’indefinito universo sonoro ed immaginifico iniziale a quello nel finale caratterizzato dalla presenza pregna di significati del corpo e della voce umana.
Franca Marini è un’artista italiana con una formazione internazionale. Ha frequentato gli Istituti d’Arte di Siena, Firenze e San Francisco (USA). Ha vissuto e lavorato come artista professionista a New York per oltre 10 anni. Dopo una lunga ricerca in campo pittorico, dal 2005 realizza installazioni site-specific e opere video. I suoi temi sono legati a contesti metropolitani e a problematiche sociali, relative ai diritti umani.
Siena, Stanze della Memoria | 8 ottobre, ore 17.30
Inaugurazione di Sassi, Ombre di Fabio Mazzieri
A Siena, le Stanze della Memoria insieme all’Istituto Storico della resistenza senese presentano l’ultimo lavoro dell’artista Fabio Mazzieri. La mostra propone disegni su carta e sassi perlopiù colorati, appoggiati in orizzontale su tavoli e superfici delle Stanze della Memoria, luogo che fu teatro della più terribile dittatura della II Guerra mondiale e degli orrori frutto della legislazione antisemita.
Le opere si propongono in fogli di carta disegnati macchiati e colorati accompagnati da ciottoli raccolti nei fiumi e nei mari. A significare come il sasso, con la sua forma lavorata e levigata dall’acqua, possa stimolare l’attenzione dell’umanità verso la complessità della terra, la sua pazienza e la sua costanza.
Le opere si propongono in fogli di carta disegnati macchiati e colorati accompagnati da ciottoli raccolti nei fiumi e nei mari. A significare come il sasso, con la sua forma lavorata e levigata dall’acqua, possa stimolare l’attenzione dell’umanità verso la complessità della terra, la sua pazienza e la sua costanza.
Nelle opere, quindi, il sasso genera un’ombra che si modifica e si allunga a seconda della luce che lo investe.
“Se vivessi una vita ad osservare una pietra, questa vivrebbe un attimo della sua giovinezza” scriveva l’autore nel 1972, durante il servizio militare.
“Se vivessi una vita ad osservare una pietra, questa vivrebbe un attimo della sua giovinezza” scriveva l’autore nel 1972, durante il servizio militare.
L’esposizione si conclude con l’opera grafica “La donna che guarda alla finestra” ed è inserita nella mostra fotografica “Una porta sulla soglia dell’avvenire” di Niccolò Kircschenbaum che chiude il percorso museale. Nel lavoro di Fabio Mazzieri lo sguardo dell’essere umano ha il diritto-dovere di trovare soluzioni di equilibrio tangibile con la natura.