“Fervet opus”: la lavorazione del travertino in mostra a Rapolano Terme
Memoria, Serre di Rapolano (Rapolano Terme), Mostra

La storia della lavorazione del travertino sarà protagonista della mostra a Rapolano Terme dal titolo “Fervet Opvs”, che verrà ospitata all’interno del Museo dell’Antica Grancia e dell’Olio a Serre di Rapolano e inaugurerà venerdì 30 luglio alle ore 18.
La mostra accompagnerà i visitatori a riscoprire il lavoro nelle cave di travertino del territorio attraverso foto, video, oggetti e attrezzi di utilizzo quotidiano, valorizzando anche l’influenza che questa attività ha avuto nel corso degli anni sull’economia e sul tessuto sociale locali.
Fervet opvs: il lavoro ferve. Questa l’espressione che da il titolo alla mostra, tratta dalle Georgiche di Virgilio nelle Georgiche, che fu incisa all’entrata del laboratorio di scalpellini della ditta ‘Le Querciolaie’ di Rapolano Terme, nata nel 1918 come piccola cooperativa di scalpellini e artigiani maestri del marmo travertino.
Dal mese di novembre la mostra è stata prorogata e rimarrà aperta fino al 9 gennaio 2022.
Dal 1 novembre, i giorni di apertura saranno sabato, domenica e festivi, con orario dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.
L’esposizione
La mostra “Fervet opvs” ricostruisce la vita dei lavoratori nelle cave dall’inizio del ‘900 fino agli ultimi decenni del secolo scorso focalizzando l’attenzione sui mezzi di trasporto, le lotte sindacali e per la sicurezza sul lavoro, i banchetti della maestranza, la mensa, i sistemi di lavorazione della pietra dalla cava al cantiere e la scuola di avviamento professionale per gli scalpellini. L’esposizione è composta da tre sezioni che riguardano la vita nelle cave di travertino e nel paese di Rapolano Terme; l’escavazione e la lavorazione del travertino, trasformata nel tempo da artigianale a industriale con ripercussioni sui posti di lavoro, e la “scuola del travertino”, nata a Serre di Rapolano nel 1941, voluta dal Comune e dagli imprenditori delle cave per formare mano d’opera qualificata e attiva fino al 1970.
La mostra sarà caratterizzata da uno storytelling immersivo, come nel caso delle stanze affrescate al secondo piano del museo, nelle quali saranno proiettati suoni ed immagini sull’escavazione e la lavorazione del travertino, che creeranno un sottofondo sonoro di accompagnamento ai visitatori della mostra.
Accanto al Museo della Grancia, lungo Via Fratelli Rosselli, in continuità con quanto esposto nelle sale dello storico edificio, la mostra continuerà all’interno di alcune botteghe dismesse in cui verranno esposte “mostre personali” di scultori locali contemporanei che usano ancora oggi il travertino di Rapolano nel loro lavoro. Molti di questi artisti hanno preso parte alla scuola statale dell’avviamento professionale, che funzionò sino alla fine degli anni sessanta, o si sono formati attraverso i corsi realizzati dalla Provincia di Siena con finanziamenti della Comunità Europea tra gli anni settanta e novanta.
Le premesse: il progetto Tradere
La mostra, che inaugurerà venerdì 30 luglio alle ore 18, prende le mosse dal progetto Tradere (dal latino trasmettere, tramandare), avviato nel 2008 dal Comune di Rapolano Terme e dall’associazione culturale SAT, con il supporto della Provincia di Siena, per tutelare la memoria e il valore socioeconomico della lavorazione manuale del travertino a Rapolano Terme. Nel corso degli anni, grazie a questa iniziativa, è stato possibile comporre un ricco archivio, in cui sono raccolte oggi circa 3.500 fotografie d’epoca e contemporanee, attrezzi di uso quotidiano, oltre a testimonianze video di operai e scalpellini dedicate al loro lavoro e alla loro vita prima che la lavorazione della pietra assumesse aspetti industriali.
“Con la mostra ‘Fervet Opvs’ – afferma Federico Vigni, assessore alle attività produttive e al turismo di Rapolano Terme – l’amministrazione comunale ha voluto portare avanti gli obiettivi del progetto Tradere e focalizzare nuovamente l’attenzione sul lavoro nelle cave di travertino e sul ruolo che questa attività ha avuto, e ha ancora, per l’economia e il tessuto sociale del nostro territorio, guardando anche a nuove prospettive per il futuro e lo sviluppo economico locale. Grazie a questa esposizione, inoltre, potremo riaprire il Museo dell’Antica Grancia, dopo mesi di chiusura forzata, e restituire a questa struttura il suo ruolo di presidio importante per il territorio di Serre di Rapolano. Lo stesso Museo svolgerà anche la funzione di punto di informazione turistica”.
Informazioni e contatti
La mostra sarà aperta da venerdì 30 luglio a sabato 30 ottobre.
Orari di apertura: venerdì, dalle ore 16 alle 19; sabato e domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Dal mese di novembre la mostra è stata prorogata e rimarrà aperta fino al 9 gennaio 2022.
Dal 1 novembre, orari di apertura: sabato, domenica e festivi, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.
Per informazioni, è possibile contattare il Museo dell’Antica Grancia e dell’Olio, in via Fratelli Rosselli a Serre di Rapolano, all’indirizzo mail museoanticagrancia@museisenesi.org.
Inoltre, è possibile seguire il Museo sui canali social: la Pagina Facebook Museo dell’Antica Grancia e il profilo Instagram Museo dell’Antica Grancia.