Bernardo Pacini presenta “Ipotesi sul mio disfacimento”: nuovo appuntamento con VIS-À-VIS parole
Memoria, Siena, Evento

La raccolta di poesie del giovane autore al centro dell’incontro presso il Museo Nazionale dell’Antartide.
Il 31 gennaio alle ore 18, il prestigioso Museo Nazionale dell’Antartide “Felice Ippolito” ospita il nuovo incontro della rassegna VIS-À-VIS parole, un progetto curato da giovani appassionati di letteratura che mette in dialogo le opere di poeti contemporanei con le collezioni museali. Protagonista della serata è Bernardo Pacini, che presenta la sua raccolta di poesie Ipotesi sul mio disfacimento (Mar dei Sargassi, 2024).
In dialogo con l’autore, Marco Villa, ricercatore presso il Dipartimento di Filologia e Critica delle Letterature Antiche e Moderne dell’Università di Siena.
L’appuntamento si svolge nella suggestiva cornice del museo che attualmente ospita la mostra Raggioverde, curata da Michela Eremita, offrendo un’esperienza in cui la poesia contemporanea e le collezioni storiche si intrecciano in modo creativo e originale.
Al termine della presentazione, segue un brindisi poetico: un piccolo aperitivo per condividere impressioni e idee in un’atmosfera conviviale.
Il poeta: Bernardo Pacini
Bernardo Pacini (1987) è un poeta e traduttore fiorentino. Vive a Firenze, dove si dedica alla scrittura e alla promozione culturale. Ha esordito nel 2012 vincendo il Premio De Palchi-Raiziss per la poesia inedita e, da allora, ha pubblicato numerose raccolte poetiche, tra cui Miracolo di cemento (autoprodotto, 2012), con introduzione di Walter Rossi; Cos’è il rosso (Edizioni della Meridiana, 2013), vincitore di prestigiosi premi come il “Sertoli Salis” e il “Libero de Libero”; La drammatica evoluzione (Oèdipus, 2016) e Fly mode (Amos Edizioni, 2020). Le sue poesie sono state incluse in importanti antologie come Poeti italiani nati negli anni ’80 e ’90 (Interno Poesia, 2019) e La consolazione della poesia (Ianieri, 2015).
Oltre alla scrittura, Pacini si è distinto come traduttore: nel 2022 ha pubblicato, insieme a Clarissa Amerini, le traduzioni delle poesie di Bill Knott (Volarsi dentro, Italic Pequod) e delle prose poetiche di Russell Edson (Il tunnel, Taut), entrambe accompagnate da prefazioni di Charles Simic. Le sue traduzioni e materiali critici sono apparsi su riviste come Le Parole e le Cose e L’Ulisse.
Attivo anche nel panorama culturale contemporaneo, Pacini è cofondatore della rivista layOut magazine (2021) e collabora con diverse pubblicazioni, tra cui Nazione Indiana, Nuovi Argomenti e Perigeion. La sua opera rappresenta un punto di riferimento per la poesia italiana attuale, combinando originalità stilistica e riflessione critica.
Ipotesi sul mio disfacimento
L’inchiesta del poeta mette in scena l’esistenza di individui che – senza presentare la minima turba psichica superficiale – esaltano un carattere particolare, una celata richiesta di aiuto. Pacini scava un vuoto che è un grembo perfettissimo di memoria usando gli stessi attrezzi per seppellire e disseppellire, in un’azione e contro-azione etica che determina attorno all’io tre sfere concentriche. La seconda che va più lontano della prima; la terza che va più lontano della seconda.
In mezzo, l’io si dilata fino al disfacimento (o almeno alla sua ipotesi): vorrebbe ricostruire tutta l’esperienza in un nuovo spazio, abbracciarla in un tempo libero e liberato da un pensiero dominante che non è compatibile con il tempo della poesia.
Una specie di assimilazione involontaria del reale attraverso i tic, che procede in modo del tutto naturale, quasi istintivo. Il tic sembra essere per Bernardo il Big Bang, lo sforzo da cui facciamo derivare le idee, le parole e i pensieri. In un tic assurdo può avvenire il tac: due semplici suoni capaci di generare un’esplosione di senso.
VIS-À-VIS parole
La rassegna VIS-À-VIS parole, che ha già riscosso grande successo nelle sue precedenti edizioni, è resa possibile anche grazie al contributo di UniCoop Firenze, a conferma di quanto il sostegno alle iniziative culturali possa amplificare il dialogo tra arte e comunità.
La rassegna è curata da collettivo di poeti dell’Università degli Studi di Siena: Ilaria Crocchini (Siena, classe 1999), Andrea Ragazzo (Padova, classe 2000) e Beatrice Restelli (Milano, classe 2000).
VIS-À-VIS parole è un progetto di FMS con il contributo di UniCoop Firenze. Questa tappa è realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale dell’Antartide “Felice Ippolito” e l’Università degli Studi di Siena, con il supporto della Libreria Rebecca.