Spring Archaeology: anche FMS patrocina il progetto
Convegni, Archeologia, Siena

La seconda edizione di Spring Archaeology arriva a Siena, negli Spazi del Santa Chiara Lab, il 27, 28 e 29 ottobre. Il progetto mira a fornire a giovani ricercatori e professionisti un’opportunità per mettersi alla prova e dialogare, come viaggio attraverso le molte sfaccettature dell’archeologia in Italia, un paese ricco di storia e innovazione.
Promosso dal Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università di Siena, in collaborazione inoltre con l’Associazione Ricreativa Culturale Let’s Dig Again, Spring Archaeology chiama alla partecipazione studenti con vari livelli di formazione, dalla laurea triennale al titolo di dottorato, liberi professionisti, istituzioni museali e infine associazioni culturali.
La rassegna ha il patrocinio, tra gli altri, di Fondazione Musei Senesi che, in virtù del patrimonio archeologico dei musei della sua rete, ha pertanto un occhio di riguardo per gli studi dei giovani ricercatori in questo ambito.
Il programma prevede dunque tre giorni di studio e di approfondimento. Al centro, casi studio e momenti di scoperta, per restituire un’immagine viva e in movimento della ricerca in ambito archeologico.
Spring Archaeology: il programma
I papers presentati all’interno delle tavole rotonde avranno questi temi:
1. Comunicazione, Valorizzazione e Tutela. Comunicazione dell’archeologia al pubblico e coinvolgimento di quest’ultimo negli stessi progetti di ricerca, valorizzazione di contesti o beni archeologici e/o tutela del patrimonio archeologico.
2. Nuove Tecnologie. Adozione di tecnologie e metodi innovativi in relazione allo studio del patrimonio archeologico. Rientrano in questa categoria pertanto i contributi aventi come focus principale il coordinamento tra archeologia e altre discipline del settore scientifico al fine di ottenere nuove informazioni da dati e materiali già acquisiti e/o studiati con strumenti più tradizionali;
3. Ricerca (cultura materiale, teoria e metodo). Dallo studio della cultura materiale, alle ricostruzioni su base archeologica a studi territoriali. Rientrano in questa categoria quindi i contributi contenenti proposte di metodi di ricerca, così come riflessioni teoriche su limiti e possibili soluzioni degli strumenti attualmente in uso in archeologia.
La partecipazione alla rassegna è gratuita.
Il programma completo delle tre giornate è consultabile qui: