



Monteriggioni, un tuffo nel Medioevo
Camminamenti sulla cinta muraria e Museo “Monteriggioni in Arme”



Situato poco a nord di Siena, Monteriggioni venne fondato nel secondo decennio del Duecento dalla Repubblica di Siena, con il principale scopo di creare un avamposto difensivo contro la rivale Firenze. Per secoli dunque l’insediamento svolse in pieno la funzione per cui era stato creato, respingendo di volta in volta assedi e attacchi. La sua funzione militare venne meno a partire dalla metà del Cinquecento, quando l’intero Stato Senese venne annesso a quello Fiorentino.
La cinta muraria abbraccia la sommità di una collina con un perimetro di circa 570 metri ed è dotata di quattordici torri rettangolari sporgenti dalla cortina esterna. L’imponenza delle torri dovette essere conosciuta anche nel Medioevo, tanto da suggerire a Dante una famosa similitudine con i Giganti collocati nell’Inferno (Inf., XXXI, vv. 40-44). All’interno del borgo, in cui sopravvivono qua e là tracce delle antiche strutture, l’edificio di maggior interesse è rappresentato dalla Pieve di S. Maria Assunta, databile alla prima metà del XIII e rimaneggiata all’interno in epoca moderna.
Nei dintorni, inoltre, oltre ai diversi percorsi per trekking e bici tracciati soprattutto nella “Montagnola Senese”, sono presenti numerosi piccoli villaggi, chiese e castelli, fra i quali ricordiamo la ex-abbazia dei Santi Salvatore e Cirino ad Abbadia Isola (XII sec.) e l’eremo di San Leonardo al Lago (XIII sec.). Monteriggioni è anche una delle moderne tappe lungo il percorso ministeriale della Via Francigena che nel territorio comunale è presente per una lunghezza di circa 20 km.
Camminamenti sulla cinta muraria e Museo “Monteriggioni in Arme”
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